mercoledì 27 febbraio 2008

OSPEDALE MAFIOSO

CALTANISSETTA - Sequestrati dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta l'ospedale e la galleria dell'autostrada Palermo-Messina: il materiale utilizzato sarebbe di qualita' inferiore a quello previsto nel progetto. L'operazione nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che riguarda la Calcestruzzi spa di BERGAMO.

Il provvedimento è del pm Nicolò Marino. Secondo gli inquirenti la struttura del nosocomio sarebbe stata realizzata con calcestruzzo fornito dalla società bergamasca di qualità inferiore a quella prevista dal progettista e quindi potrebbe causare "il pericolo di crollo della struttura". Il nuovo ospedale è stato posto dunque sotto sequestro e affidato in custodia all'Ente appaltante; in questo modo viene esclusa la gestione e l'utilizzo della struttura.

I carabinieri e la guardia di Finanza di Caltanissetta hanno eseguito il sequestro anche di una galleria dell'autostrada Palermo-Messina. Il decreto del sostituto procuratore Nicolò Marino è stato disposto in seguito agli accertamenti tecnici effettuati sul calcestruzzo utilizzato per la realizzazione dell'opera, fornito dalla Calcestruzzi spa, che sarebbe di qualità inferiore a quella prevista nella progettazione della struttura. L'opera sequestrata è la galleria "Cozzo Minneria", nei pressi dello svincolo di Castelbuono.

IL CODACONS PROPONE AVVIO CLASS ACTION
Il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, chiede che controlli alle strutture vengano estesi a tutte le opere realizzate con materiali forniti dalla Calcestruzzi spa e propone di avviare una class action per tutelare i consumatori italiani. "Quando qualche tempo fa scoppiò lo scandalo del cemento depotenziato, domandammo - afferma Tanasi commentando il sequestro disposto dalla procura di Caltanissetta - di estendere i controlli a tutte le opere realizzate con quei materiali. Con nostra soddisfazione i lavori stanno procedendo in questo senso ed il nostro plauso va dunque all'operato del pm Nicolò Marino". "La nostra preoccupazione invece - prosegue - rimane ed è anzi crescente, poiché il fatto è di estrema gravità. Il pericolo di crollo è in questo caso scongiurato, perché si parla di una struttura non ancora in uso, ma rimandare a data da destinarsi l'apertura di una struttura ospedaliera di estrema importanza per il territorio e la provincia è un fatto che graverà in primo luogo sui cittadini, che ancora una volta pagano per errori non loro. Proprio per ovviare a queste ingiustizie - aggiunge - ribadisco la volontà di avviare un'azione collettiva per il risarcimento dei danni provocati dall'utilizzo di materiali non idonei alla costruzione". "La class action - conclude Tanasi - partirà dalla Sicilia, ma interesserà tutti i consumatori d'Italia danneggiati dall'operato della Calcestruzzi Spa".

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