lunedì 27 ottobre 2008

olè

domenica 17 agosto 2008

E' arrivato l'uragano campano

mercoledì 27 febbraio 2008

OSPEDALE MAFIOSO

CALTANISSETTA - Sequestrati dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta l'ospedale e la galleria dell'autostrada Palermo-Messina: il materiale utilizzato sarebbe di qualita' inferiore a quello previsto nel progetto. L'operazione nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che riguarda la Calcestruzzi spa di BERGAMO.

Il provvedimento è del pm Nicolò Marino. Secondo gli inquirenti la struttura del nosocomio sarebbe stata realizzata con calcestruzzo fornito dalla società bergamasca di qualità inferiore a quella prevista dal progettista e quindi potrebbe causare "il pericolo di crollo della struttura". Il nuovo ospedale è stato posto dunque sotto sequestro e affidato in custodia all'Ente appaltante; in questo modo viene esclusa la gestione e l'utilizzo della struttura.

I carabinieri e la guardia di Finanza di Caltanissetta hanno eseguito il sequestro anche di una galleria dell'autostrada Palermo-Messina. Il decreto del sostituto procuratore Nicolò Marino è stato disposto in seguito agli accertamenti tecnici effettuati sul calcestruzzo utilizzato per la realizzazione dell'opera, fornito dalla Calcestruzzi spa, che sarebbe di qualità inferiore a quella prevista nella progettazione della struttura. L'opera sequestrata è la galleria "Cozzo Minneria", nei pressi dello svincolo di Castelbuono.

IL CODACONS PROPONE AVVIO CLASS ACTION
Il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, chiede che controlli alle strutture vengano estesi a tutte le opere realizzate con materiali forniti dalla Calcestruzzi spa e propone di avviare una class action per tutelare i consumatori italiani. "Quando qualche tempo fa scoppiò lo scandalo del cemento depotenziato, domandammo - afferma Tanasi commentando il sequestro disposto dalla procura di Caltanissetta - di estendere i controlli a tutte le opere realizzate con quei materiali. Con nostra soddisfazione i lavori stanno procedendo in questo senso ed il nostro plauso va dunque all'operato del pm Nicolò Marino". "La nostra preoccupazione invece - prosegue - rimane ed è anzi crescente, poiché il fatto è di estrema gravità. Il pericolo di crollo è in questo caso scongiurato, perché si parla di una struttura non ancora in uso, ma rimandare a data da destinarsi l'apertura di una struttura ospedaliera di estrema importanza per il territorio e la provincia è un fatto che graverà in primo luogo sui cittadini, che ancora una volta pagano per errori non loro. Proprio per ovviare a queste ingiustizie - aggiunge - ribadisco la volontà di avviare un'azione collettiva per il risarcimento dei danni provocati dall'utilizzo di materiali non idonei alla costruzione". "La class action - conclude Tanasi - partirà dalla Sicilia, ma interesserà tutti i consumatori d'Italia danneggiati dall'operato della Calcestruzzi Spa".

mercoledì 20 febbraio 2008

BACIAMO LE MANI!

(Ansa) "Nell'applicazione dello statuto sono vittima dell'età. Mi ribello e vi lascio. Non sarò con voi, ma contro di voi" (classica intimidazione mafiosa...ndr). Così l'ex segretario Dc, Ciriaco De Mita, prendendo la parola all'inizio della direzione del Pd, ha protestato per l'esclusione della sua candidatura. Successivamente de Mita ha spiegato i motivi della sua decisione."I criteri di selezione della classe dirigente fanno riferimento all'età e non all'intelligenza; per me sono un insulto per questo lascio il partito". Il regolamento che stabilisce i criteri delle candidature stabilisce infatti che non potranno ripresentarsi davanti agli elettori quanti hanno già svolto tre mandati parlamentari.

Il boss di Nusco ha lasciato il PD, ma non ce ne siamo certi liberati. L'asse con Bassolino prosegue e Tabacci è pronto a imbarcarlo. Infatti, ai cronisti che gli hanno domandato se avesse intenzione di abbandonare la politica, ha risposto "un poeta spagnolo - ha risposto l'ex presidente del Consiglio - disse 'quando moriro' seppellitemi con la mia chitarrà. Io quando morirò terrò il mio ultimo discorso politico". Sì, è sempre il nuovo che avanza...

lunedì 18 febbraio 2008

ANCHE FIORELLO CONTRO BASSOLINO, PECORARO, IERVOLINO E MASTELLA

"Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo e buttatelo per strada. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni, e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate": Fiorello non usa mezze parole nella prima, esplosiva, puntata della nuova edizione di "Viva Radio2", consacrata a quella che qualcuno definirà anti-politica, partita oggi dopo qualche rinvio e dopo il successo televisivo di "Viva Radio2... minuti" su Raiuno.
Dopo una falsa partenza con qualche problemino tecnico nei primi minuti di trasmissione, Fiorello e Marco Baldini hanno iniziato la puntata con un piglio piuttosto insolito, agguerrito sul fronte politico-sociale. "Quest’anno - aveva annunciato Fiorello sulle prime battute (presente in studio anche il direttore generale della Rai, Claudio Cappon) - 'Viva Radio2' andrà avanti senza censure". E ancora: "Non parleremo di politica perchè siamo vicini alle elezioni, in clima di par condicio". Nonostante le premesse, Fiorello e Baldini si sono scatenati lanciando anche un sondaggio e invitando i radioascoltatori a inviare sms con le loro proposte per risolvere l’emergenza rifiuti. Interessanti e irriverenti gli sms pervenuti, tra cui uno che diceva "andiamoci a votare e scriviamo sulla scheda: io mi rifiuto". Una frecciata è stata indirizzata anche alla Giustizia. "È ora di finirla - ha detto Fiorello - non se ne può più di vedere gente che commette reati e non passa neanche un giorno in prigione perchè si inventano patteggiamenti della pena, riti abbreviati e buona condotta. Se uno sbaglia deve pagare. Vogliamo la certezza della pena". E poi: Risolvere i problemi ai cittadini non è mestiere nostro ma dei politici. Loro però non fanno niente quindi premndiamo in mano noi la situazione. Naturalmente non è mancata la solita ironia che ha fatto di "Via Radio2" un programma comico di culto.

mercoledì 13 febbraio 2008

ORA è PRONTO PER IL PARLAMENTO!

Nell'indagine sull'asse tra la 'ndrina dei Morabito e il clan dei Casalesi, è spuntato anche un politico, un assessore calabrese dell'Udeur. Non l'avremmo mai detto...
(ansa) Ha portato alla luce quello che per gli inquirenti e' l'ennesimo salto di qualità della 'ndrangheta, in grado di gestire direttamente ambiziosi progetti infrastrutturali attraverso proprie imprese, l'operazione Naos dei carabinieri del Ros di Perugia. Cinquantasette le ordinanze di custodia cautelare disposte. Una ha riguardato l'ex assessore regionale al turismo della Regione Calabria, Pasquale Tripodi, dell'Udeur. I provvedimenti, quasi tutti eseguiti, hanno raggiunto amministratori pubblici, il direttore di un istituto di credito perugino, professionisti e presunti appartenenti alla criminalità organizzata. L'indagine ha riguardato infatti la presenza in Umbria di un presunto sodalizio mafioso legato al clan camorristico campano dei 'Casalesi' e alla cosca della 'ndrangheta Morabito-Palamara-Bruzzaniti. Una compartecipazione che poi ha pero' visto la supremazia dei gruppi calabresi. Un tentativo di colonizzazione criminale di altre regioni, Umbria compresa, attraverso l'infiltrazione nell'economia locale, secondo gli inquirenti. Al centro dell'inchiesta, tra l'altro, l'appalto per l'ammodernamento della centrale idroelettrica della Vallata dello Stilaro (vicenda per la quale è stato inquisito Tripodi) ma anche la costruzione di un villaggio turistico e un centro commerciale a Brancaleone, entrambi centri in provincia di Reggio Calabria, e l'acquisto di lotti di terreno in Sardegna per la realizzazione di strutture turistiche e residenziali.

giovedì 31 gennaio 2008

I consigliori

lunedì 28 gennaio 2008

Cuffaro meglio di Bassolino

La Campania è solo un cadavere sul quale i maiali banchettano.
La mozione di sfiducia a Bassolino, presentata dalla CdL venerdì scorso in consiglio, è stata respinta per 29 a 17 con 3 astenuti. Non ho sentito il bisogno di commentare la notizia prima perchè tutto era già ampiamente previsto: non si può pretendere che i maiali rinuncino a rotolarsi nel fango da un giorno all'altro. Grugniamo, dunque, con loro: non ci resta altro da fare!

Per una votazione tanto importante ben 11 su 60 consiglieri, ossia quasi il 20%, sono risultati assenti. A questi vanno aggiunti i 3 astenuti del partito dell'Italia dei Valori - già indagati tempo fa sulla questione rifiuti - e dell'Udeur. Bisognerebbe spiegare al signor Di Pietro - che per giorni ha promesso che avrebbe fatto votare la mozione di sfiducia a Bassolino - che non bastano i proclami televisivi se non si ha nemmeno il controllo del proprio pseudopartito. Diliberto, leader dei comunisti italiani, aveva invitato tutta la sinistra radicale a separare le responsabilità da Bassolino prima che fosse troppo tardi. Non c'è stato nulla da fare: verdi, rifondazione e comunisti italiani hanno tutti votato compatti a favore di Bassolino. Il centrodestra, che almeno ha presentato la mozione, ha salvato la faccia ma di certo non si è barricato. Avevano promesso che si sarebbero dimessi da consiglieri: lo facciano!

Nello stesso giorno in cui Bassolino è stato riconosciuto dittatore, in Trinacria Totò Cuffaro - condannato in primo grado a 5 anni per favoreggiamento al principe della sanità siciliana (almeno lui si fa processare...ndr) - si è dimesso, benchè 2 giorni prima l'assemblea regionale avesse respinto la mozione di sfiducia al presidente della giunta.

In Campania il disastro ambientale, economico e sanitario non ha minimamente scalfito il potere del reuccio di Afragola, che anzi è più forte di prima e impunito come sempre. Venerdì abbiamo assistito ad una tragicomedia della durata di 85 minuti. Bassolino, balbettando nel suo solito italiano stentatissimo, ha duramente attaccato una parte della maggioranza che, pur di continuare a mangiare, si è prostituita votandogli la fiducia. Si sono scornati tra loro, eppure non si sono decisi a sloggiare.

Bassolino ha, infatti, accusato i Verdi e i comunisti (che sono la stessa cosa!) di aver immobilizzato per 8 anni i lavori del consiglio bocciando ogni progetto sui termovalorizzatori. Poi ha continuato a balbettare: "Non è responsabile invocare il ricorso alle urne in questo momento. Non perché voglio un ruolo e un posto. Questo posto e la responsabilità posso lasciarli in un secondo".

Chiedo: che senso di responsabilità ha chi ammette di averne ma non lascia il suo posto con la coda tra le gambe? NESSUNA!

Tra i firmatari della petizione ci sono molti Campani che sono dovuti emigrare per poter trovare un lavoro e vivere decentemente. Loro hanno lasciato i commenti più spietati contro la politica corrotta.

Per via dei maiali hanno dovuto abbandonare la terra che più amano.

sabato 5 gennaio 2008

Napoli non rispetta la costituzione

L'art 126 comma 1 della costituzione italiana così recita: "Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale".

Firmate la petizione per chiedere che Napolitano, in qualità di presidente della repubblica, rispetti la costituzione.

La Campania, da sempre, esprime il peggio della politica italiana, gente che - se non avesse fatto carriera politica arricchendosi con i soldi pubblici - non avrebbe combinato nulla nella vita. Facciamo i nomi:
Ciriaco De Mita ( 79 anni, ora membro della commissione statuto del PD), Nicola Mancino (77 anni, ora vicepresidente del CSM), Pecoraro Scanio (ora ministro dell'Ambiente), Clemente Mastella (ora Guardasigilli), Rosa Russo Iervolino (71 anni, ora sindaco di Napoli), Antonio Bassolino (ora presidente della giunta regionale campana).

E' tempo che questa gente, vero ostacolo allo sviluppo e al rinnovamento della Campania, se ne vada in pensione.